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ABOUT

Il MMAL è un progetto finanziato con fondi POR FESR dallo sportello Innovazione della Regione Campania – bando Cultural and Creative Lab - per svolgere attività di Ricerca e Sviluppo nel campo della Media Arte e nella realtà virtuale in campo artistico. I partner nella realizzazione del laboratorio sono Mediateca Marte S.r.l. e Dipartimento Informatica dell’università di Salerno (DI-UniSA).

L’obiettivo del Lab è quello di sviluppare capacità e conoscenza nell’ambito dell’arte interattiva, studiando e proponendo installazioni, performance e mostre che sviluppino l’integrazione tra la ricerca informatica in ambito di realtà virtuale e la visual and interactive performance art.

PROJECTS

MARTE IN DANZA

CLAIRVOYANCE EFFECTS

LA BALLERINA II

UNTITLED #21

PROJECT
Marte in Danza

Le mille sfaccettature dell’arte coreutica raccontata attraverso i “fotogrammi” di Alessio Buccafusca, i live curati da Pina Testa e Stefano Angelini, i capolavori del cinema, i laboratori di gioco danza.

IL TOUR

Fotografia d’arte, laboratori, cinema, performance live nel cartellone, unico nel suo genere, che ha come cuore pulsante la mostra “Alessio Buccafusca: Fotogrammi di Danza”, la prima grande retrospettiva, a cura di Roberta Bignardi, delle opere dell’artista napoletano, uno dei massimi esponenti della fotografia internazionale di danza.

"La fotografia di Alessio Buccafusca coglie, in modo esemplare, la narrazione del corpo danzante il suo comunicare, nella frazione o durata di un momento, l’estatica unità spazio temporale che vive il performer." - Roberta Bignardi, curatrice della mostra

A completare il percorso espositivo, le musiche originali di Lauro Ferrarini che ha composto per l’occasione una suite di quattro brani, fotogrammi in musica ispirati alla danza, proposti in sequenza al pubblico per tutta la durata della visita.

LA DANZA NEL CINEMA

Sei gli appuntamenti dedicati alla Danza nel Cinema che spaziano dai classici del musical come West Side Story e Saranno Famosi-Fame al racconto del ballo come sogno da realizzare con Scarpette Rosse fino all’antologico Carosello Napoletano. Per introdurre, invece, i più piccoli alla magia della danza e alla ricchezza dell’espressività corporea, ogni sabato pomeriggio si terranno i laboratori ispirati a grandi classici del cinema animato come Fantasia e Madagascar

PROJECT
Clairvoyance Effects

L’applicazione “Clairvoyance Effects” prende il nome dall’opera di René Francois Magritte “Clairvoyance”, e attraverso il movimento delle mani determina il senso della rotazione del cubo e il filtro applicato alle texture del cilindro.

Il Surrealismo di Magritte applica, alle immagini dipinte, il tipico illusionismo onirico, illustrando realissimi oggetti in ambienti e misure assurde, utilizzando tonalità fredde, creando atmosfere ambigue ed inquietanti come quelle dei sogni. Un tema chiave che si trova in quasi tutte le opere di Magritte è quello della "visione". Secondo il pittore l'immagine è una cosa a sé, esiste indipendentemente dall'esistenza della cosa che rappresenta. Magritte gioca magistralmente con il rapporto tra immagine naturalistica e realtà, proponendo immagini dove il quadro nel quadro ha lo stesso identico aspetto della realtà che rappresenta, al punto da confondersi con esso. Con la sua pittura, non vuole far emergere il mondo interiore degli esseri umani, ma vuole svelare i lati misteriosi dell'universo. Ed è proprio su questo punto che la sua poetica conserva lati molto affini con quelli della Metafisica. Attraverso il Surrealismo, Magritte approda al periodo "vache", una sorta di parodia del fauvismo.

L'INTERAZIONE

Attraverso il Leap Motion Controller è possibile effettuare il tracking accurato in real time di mani e dita. Il sensore utilizza due camere monocromatiche ad infrarossi e tre led, anch'essi ad infrarossi. I led proiettano sopra il dispositivo un pattern di punti 3D in un'area semisferica filmata dalle camere, le quali generano immagini a trecento frame al secondo.

LA REALIZZAZIONE

L’ambiente di sviluppo utilizzato per la creazione dell’applicazione è stato Unity3D.

I comportamenti principali sono implementati dentro lo script Rotazione e Filtri che fanno riferimento a PubblicData in cui ci sono le variabili globali, gli oggetti osservano le variabili globali e quando cambiano i valori delle variabili per mezzo della LeapMotion cambia il movimento. 

PROJECT
La ballerina II - Joan Mirò (1925)

"La Ballerina è un'opera dipinta da Mirò nel 1925 di ritorno da un viaggio a Barcellona, in cui l’artista poté assistere ad uno spettacolo di danza in un famoso locale dell’epoca. 

Come egli stesso racconta in una lettera scritta al suo amico e gallerista Rosengart, attualmente in possesso dell’opera, durante lo spettacolo fece alcuni schizzi, sui quali tornò poi a lavorare una volta rientrato a Parigi. Questa tecnica gli permetteva di cogliere l’ispirazione nel momento stesso in cui questa si manifestava. L’emozione, le suggestioni dell’istante fissate su carta attraverso segni, simboli, l’astrazione della realtà verso una pura espressione creativa venivano così cristallizzate e divenivano poi materia plasmabile di un’opera più meditata, intellettualizzata, in cui la scelta dei colori e delle forme costituiva il linguaggio espressivo dell’io più profondo esteriorizzato, infine, su tela. 

I tratti che rendono l’opera perfettamente adattabile a questo tipo di operazione, sono le poche linee e gli oggetti ben distinguibile che la compongono: la testa in forma di ovale o luna per metà illuminata e per metà buia, rappresenta l’onirico, il sogno, il mondo sottomarino (come d’altra parte il blu che fa da sfondo) dell’inconscio. Essa è collegata tramite un sottile filo, come palloncino sospeso in una dimensione altra, ad un cuore enorme, rosso intenso dal quale si dipartono due sottilissime gambe, dall’aspetto simile a quello di note musicali che probabilmente vogliono proprio simboleggiare il suono di una musica. Il cuore, al quale è collegato ciò che per alcuni è un ragno e ciò che per altri è l’organo sessuale femminile, sta ad indicare l’energia passionale, sessuale e generatrice del movimento, nella sua forma più istintuale: l’energia che vive nel ventre femminile e che nella danza, nel puro movimento corporeo guidato dalla musica, trova il terreno di libertà congeniale che la richiama e la soggioga. 

Accanto alla ballerina vi è un’altra figura, composta da cerchi sovrapposti dal più grande in basso, al più piccolo, in cima. Essi sono inanellati come perle lungo un filo sottile che si dipana dal basso verso l’alto, perfettamente verticale, alla cui sommità infine vi è un’altra linea sottile e breve, con forma di doppia esse. Alla ballerina simbolica e materiale il pittore affianca, quindi, un alter-ego metafisico affidandosi all’istinto animista di chi osserva che infonde spirito e significato a ciò che in apparenza sono solo punti e linee. Così vediamo riscritta, secondo la lingua propria di Mirò, l’anima stessa della danza e della musica, il ripetersi sempre uguale eppur nuovo del movimento, la sua regolarità, la perfezione delle linee, il piroettare in perfetto equilibrio attorno ad un asse, la ritmica della danza e della musica stessa, il gesto cadenzato in accordo con strutture coreografiche e partiture, il vorticare dell’energia verso un mondo segreto e personale eppure così visibile, forse non all’occhio ma al sentire di chi, osservando, si abbandona al rapimento estatico del corpo in divenire. 

La grande abilità di Mirò fu proprio quella di riuscire a mettere in segno e colore il puro sentire, a farcelo vedere e a farci entrare in contatto con ciò che di noi conosciamo forse, solo attraverso il sogno o grazie a manifestazioni corporee intense e coinvolgenti come per certi aspetti solo la danza sa essere. 

L'INTERAZIONE

Ciò che si è realizzato, puntando sulle capacità degli attuali sistemi informatici di rilevare in tempo reale il movimento articolato di una persona per via ottica, quindi senza l’ausilio di dispositivi da indossare, è una applicazione in grado di far corrispondere al movimento di una persona l’animazione della figura della ballerina del dipinto di Mirò. 

LA PERFORMANCE

Senza snaturare il senso dell’opera, l’applicazione rende al fruitore la possibilità di guidare il movimento della Ballerina, che si animerà e danzerà seguendo il movimento del corpo rilevato, tracciato e restituito su monitor: una sorta di alter-ego, o un complice, o un partner grazie al quale comunicare con l’essenza stessa del moto umano.

DISSEMINAZIONE DEL RISULTATO E COMUNICAZIONE

LA MUSICA

Ruolo fondamentale è quello della musica, che accompagnerà il fruitore nel giocare a ciò che diviene una vera e propria “performance interattiva”, durante la quale egli si muoverà a ritmo di danza. Anche la figura di fianco alla ballerina, formata da cerchi sovrapposti a creare una sorta di spirale, attraversati da una linea che sembra tendere all’alto, quindi ad una sorta di “volo”, seguirà il ritmo e l’armonia delle musiche scelte: questo a completare una interazione che vada oltre il limite dello spazio, a proiettare il fruitore verso la dimensione onirica e immaginifica dell’opera. Sarà egli stesso, a questo punto performer dell’opera, a scegliere i brani sui quali danzare insieme ad essa.

LA REALIZZAZIONE

La realizzazione e il movimento del corpo umano vengono rilevati dal tracciato ed assegnato ai componenti associati al movimento. In questo modo il movimento del corpo comporterà il movimento della ballerina, tracciato in tempo reale sul dipinto e successivamente proiettato su monitor o altro dispositivo.

PROJECT
untitled #21 - Rosario Memoli (2013)

Il dipinto, realizzato nel 2013 da Rosario Memoli, è composto da diverse forme delineate da tratti netti ed evidenti, differenziate da colori ben definiti ed uniformi.

L'opera è presente nella mostra permanente del Marte e fa parte della collezione "Paintings and Sewings" nella quale l'artista si diletta con una vasta gamma di colori e motivi ornamentali esulando dal campo dell'astrattismo per rimanere sul piano del puro decorativismo.

"Mi interessa la potenza evocativa delle immagini e sono convinto che ogni immagine sia in fondo più legata a chi la guarda che a chi la fa; pertanto è ininfluente il carico informativo nel senso non visivo, così come è ininfluente la paternità autoriale. I cuciti sono il risultato di una serie di riflessioni sull'utilizzo di materiali che possiedono una propria valenza semantica già prima della loro applicazione sulla tela. E' un dialogo visivo, una sorta di veglia dopo la quale all'improvviso un guizzo risolve pochi centimetri, cruciali, dell'opera. E così ogni volta fino a che l'immagine non risulta satura di sollecitazioni visive. Ognuno può intraprendere il suo personale rapporto senza dover risolvere alcun enigma di sorta, né cadere in esperimenti percettivi, giacenza di segni".

- Rosario Memoli

Le opere di Rosario Memoli sono quadri vibranti di forme che liberamente si muovono sulla tela, composizioni vivaci, idealmente leggere, che nascono da una ricerca visiva in continuo divenire di grande suggestione pittorica.

Da ciò deriva la scelta di dare la possibilità a chi interagisce con il dipinto di modificarlo, di renderlo proprio, stravolgendone del tutto l'idea originaria.

LA PERFORMANCE

Chi interagisce con l'installazione ha la possibilità di spostare a piacimento gli oggetti di scena trascinandoli dopo averli afferrati con la mano.

Una volta usciti dal campo visivo del Kinect gli oggetti ritorneranno al loro posto per ricomporre l'opera originale.

LA REALIZZAZIONE

Mediante l'utilizzo di TouchDesigner è stato possibile interpretare l'occorrenza dei segnali di chiusura e spostamento delle mani, in modo da simulare, attraverso i movimenti della persona, lo spostamento dei segmenti.

Oltre alla modifica della scena, l'utente ha anche la possibilità di alterare, tramite lo spostamento delle mani, le frequenze ed il volume della traccia audio in esecuzione.

INFO

NOME

Marte Media Art Lab
Laboratorio sulla realtà virtuale
nell'ambito culturale e creativo nato all'interno della mediateca MARTE.

FINANZIAMENTO

POR CAMPANIA FESR 2007-2013
Asse 2 Obiettivo Operativo 2.1
“SPORTELLO DELL'INNOVAZIONE”  CULTURAL AND CREATIVE LAB
D.D. N.1 DEL 05/02/2014 

PARTNERS

Mediateca Marte Srl
Dipartimento Informatica (UniSA)

CONTATTI

Mediateca MARTE
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